In questa guida spieghiamo come scegliere il proiettore 4K per le proprie esigenze.
Se hai deciso di trasformare il salotto di casa tua in un cinema, e se intendi farlo investendo il giusto budget, allora non potrai fare a meno di dotarti di un proiettore in Ultra HD. Questo per via del fatto che un impianto di home theater che si rispetti necessita di una qualità di visione eccellente, e altri dispositivi non potranno garantirti qualcosa di lontanamente vicino. Di contro, visto che si parla di soluzioni piuttosto costose, è sempre il caso di partire preparati prima di spendere dei soldi. Ecco perché conviene analizzare tutti i fattori chiave che entrano in gioco nella scelta.
Recensioni Migliori Proiettori 4K
Vediamo quali sono i migliori proiettori 4K che è possibile trovare sul mercato in questo momento.
BenQ W2700
Con tutta probabilità, il peso è uno dei pochi difetti di questo proiettore, piuttosto ingombrante e poco maneggevole. Si parla comunque di un limite da mettere in conto, dato che BenQ W2700 non è certo progettato per essere un proiettore portatile. Il peso complessivo supera i 4 chilogrammi, mentre le dimensioni sono 38 x 16 x 23 centimetri. Poco male, perché la struttura è di eccezionale qualità, data la resistenza dei materiali e il design raffinato, che lo rende anche un ottimo complemento d’arredo. Oltre ai piedini per l’appoggio, è presente anche un copri obiettivo, insieme alla correzione trapezoidale, fondamentale per evitare la deformazione delle immagini proiettate.
Oltre alla correzione trapezoidale, BenQ W2700 offre altre caratteristiche tecniche di fascia alta, come CinematicColor DCI-P3. Si tratta di una particolare tecnologia che migliora la qualità delle immagini, potenziando la resa dei dettagli, e garantendo una proiezione più precisa e nitida. Il sistema ottimizza anche la resa dei toni cromatici, che vengono poi esaltati da una risoluzione elevata, UHD 4K – 3840 x 2160 pixel, quattro volte superiore al Full HD. Infine, considera che il prezzo si alza anche per la presenza della tecnologia DLP, ideale per scongiurare problemi di messa a fuoco dei pixel.
Visto che stiamo parlando degli aspetti tecnologici, bisogna citare la presenza del potenziamento HDR10, che migliora il contrasto delle immagini e la resa cromatica. Inoltre, troviamo la calibrazione ISFccc, il Pixel Enhancer 4K e l’Active Iris. L’insieme di queste caratteristiche rende BenQ W2700 un dispositivo molto performante, con una resa delle immagini spettacolare e sempre precisa, da qualsiasi punto di vista la si guardi. Risulta essere infatti difficile trovare altri proiettori capaci di competere in quanto a contrasto, luminosità e dettagli.
Ottima la durata della lampada, che è in grado di resistere per 15 mila ore circa, prima di richiedere la sostituzione. Inoltre, la proiezione può estendersi da un minimo di 30 pollici ad un massimo di 200 pollici, per una versatilità di altissimo livello. L’utilizzatore ha poi l’opportunità di selezionare diverse modalità di riproduzione. Sono 6 in totale, oltre all’opzione nativa in 16:9. Si chiude specificando che il proiettore BenQ W2700 è del tutto compatibile con la tecnologia 3D, anche se purtroppo gli occhiali non sono inclusi nella confezione.
Se si analizza il videoproiettore BenQ W2700 in termini di porte e connettività, si trovano altre buone notizie. Nello specifico, questo modello monta una porta VGA, due ingressi HDMI e due porte USB 3.0, di cui una per il collegamento degli hard disk esterni. La seconda porta USB, invece, può essere sfruttata per connettere dispositivi come Amazon Fire Stick o Google Chromecast, così da proiettare direttamente i contenuti in streaming. Ottimo anche il comparto degli altoparlanti, dato che sono presenti due casse da 5 watt capaci di garantire una fedele riproduzione del sonoro, su qualsiasi frequenza. Il suono risulta essere infatti pulito sia per quanto riguarda i bassi che gli alti, senza andare a troncare di netto le frequenze maggiori o a distorcere in modo evidente il suono.
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BenQ W1800i
Il proiettore BenQ W1800i si presenta come un vobulato senza particolari elementi di design. Dalla classica forma rettangolare, realizzato in plastica robusta di colore bianco, il dispositivo arriva completo di un dongle provvisto di sistema operativo Android TV per rendere più interessante e coinvolgente l’esperienza di utilizzo. Un punto a sfavore riguarda l’assenza del cavetto micro USB di alimentazione, necessario per il funzionamento, da acquistare quindi in un secondo momento.
Il dongle è provvisto di un pratico telecomando con 2 batterie AAA già incluse che consente di accedere con facilità a tutto lo streaming che si desidera e ad oltre 5000 applicazioni di Google Play. In più, con un semplice tasto è possibile accedere ad Amazon Prime Video, il che aggiunge ulteriore valore.
Con 2 GB di RAM e 16 GB di memoria interna, è impossibile esaurire troppo presto lo spazio di archiviazione disponibile. Piuttosto buono anche il livello di connettività, con WiFi ac dual band e Bluetooth LE. Tuttavia, per quanto valido, il dongle non può essere paragonato alle prestazioni di un Chromecast con Google TV oppure di una chiavetta Fire TV Stick 4K Max.
BenQ W1800i è provvisto di tre piedini regolabili in altezza che, oltre a garantire una grande stabilità, consentono di inclinare il proiettore e di direzionare le immagini in base alle preferenze. A seconda delle aspettative, questa caratteristica può rivelarsi un punto a sfavore per chi punta su una regolazione automatica. Eventuali distorsioni trapezoidali possono essere corrette in alto e in basso, più o meno di 30 gradi, ma nulla di più.
Sul lato destro del dispositivo è posizionata un’ampia griglia all’interno della quale si trova la ventola di raffreddamento, che però risulta essere sempre attiva e presente durante la proiezione. L’unico modo per ovviare al problema è posizionare W1800i sul soffitto.
Il lato sinistro del proiettore è destinato allo speaker, purtroppo di qualità solo discreta. Con appena 5 Watt, infatti, non è sufficiente a consentire una completa immersione nella scena. Anche in questo caso, il difetto può essere corretto collegando il dispositivo BenQ a casse esterne dalla qualità audio superiore.
Straordinaria, invece, la qualità visiva del videoproiettore BenQ W1800i, sulla quale è impossibile trovare qualche pecca. Le immagini proiettate sono eccellenti e non si tratta solo di una riproduzione fedele dei colori, ma anche di saturazione e resa, gestite egregiamente dalla modalità filmmaker che è in grado di offrire un’esperienza cinematografica con scene magnifiche e momenti indimenticabili.
Mettendo alla prova il proiettore, le immagini riprodotte restituiscono incarnati definiti, anche se non eccessivamente nitidi, e toni scuri di livello, anche se non perfetti come potrebbero apparire su un televisore di ultima generazione. Tuttavia, bisogna considerare che ci si trova davanti ad un dispositivo di fascia medio alta con un contrasto di 10000:1, il che non è assolutamente male. La frequenza di refresh arriva fino a 120Hz, c’è il supporto HDR10/HLG, e la dimensione dell’immagine può raggiungere i 200 pollici.
Il livello è garantito anche della funzione Rec.709 che consente di riprodurre alla perfezione una qualità cinematografica autentica, con colori nitidi e precisi proprio come vengono pensati dal regista.
Inoltre, la luminosità è talmente elevata da avere la sensazione di percepire anche più dei 2000 ANSI LUMEN dichiarati dall’azienda produttrice. Questo significa che la riproduzione dei video non viene compromessa dalla luce diurna, a meno che i raggi solari non intacchino direttamente la proiezione.
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Formovie Cinema Edge
Formovie Cinema Edge è un proiettore a tiro ultracorto (UST) che mira a coniugare la comodità di uno schermo gigante con un ingombro ridotto: basta sistemarlo a pochi centimetri dalla parete per godersi un’immagine che può arrivare fino a 150 pollici. Il corpo, un parallelepipedo di dimensioni medio-grandi (456 x 308 x 91 mm e 7 kg), trova spazio su un mobile TV o su una mensola, con una finitura esterna in plastica dal design essenziale. Gli speaker frontali da 15 W l’uno completano la struttura, regalando un suono direzionale che proviene da sotto l’immagine.
L’anima tecnologica si basa su ALPD (Advanced Laser Phosphor Display), una soluzione laser che assicura 4K UHD (3840×2160) e 2100 ISO lumen di luminosità. In una stanza con poca luce, l’immagine appare brillante, vivace nei colori (fino al 110% Rec.709) e sufficientemente definita. I contenuti HDR10 o HLG sono gestiti correttamente, sebbene manchi il supporto Dolby Vision. Il contrasto di 3000:1 non è altissimo: i neri non risultano profondissimi, ma la resa complessiva resta di buon livello per un proiettore laser in questa fascia di prezzo. Inoltre, chiunque voglia massimizzare la resa può adottare un apposito schermo ALR, riducendo riflessi e aumentando il contrasto percepito.
Tra i punti di forza c’è Google TV integrato. Sfruttando questa piattaforma, l’utente accede a un ampio catalogo di app in streaming (Netflix, Disney+, Prime Video, YouTube) senza dispositivi aggiuntivi. Il telecomando Bluetooth incluso è basilare ma funzionale, con tasti per l’Assistente Google e i servizi di streaming principali. Purtroppo, non offre scorciatoie dirette per i parametri d’immagine, che vanno regolati dalle impostazioni di Google TV. Dal canto suo, il processore quad-core MT9629 con 2 GB di RAM e 32 GB di memoria interna gestisce fluidamente l’interfaccia e le app più comuni.
La connettività comprende tre porte HDMI 2.1 (con eARC), due USB 2.0, Ethernet, S/PDIF e Wi-Fi 6. Ciò facilita il collegamento di console di gioco, chiavette USB, soundbar e quant’altro. Per il gaming, l’input lag di circa 41,9 ms in 4K@60Hz va bene per i giocatori occasionali, ma non è l’ideale per chi cerca massime prestazioni negli shooter competitivi. Il refresh rate di 60Hz rimane comunque sufficiente per film e serie TV.
Essendo un proiettore UST, il Formovie Cinema Edge richiede una fase di posizionamento accurata. Non dispone di una correzione trapezoidale automatica: occorre intervenire manualmente per perfezionare i bordi dell’immagine e la messa a fuoco motorizzata. Chi non teme qualche regolazione in più, però, ne ricava un risultato di alto impatto. L’audio integrato, grazie ai diffusori frontali, è pulito e decente per dialoghi e musica, anche se chi desidera bassi più profondi dovrà ricorrere a un impianto esterno o a una soundbar.
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Epson EH-LS500W
Il modello LS500 si distingue per la sua robusta costruzione e una ricca dotazione di dettagli interessanti. Un tratto caratteristico è la possibilità di installazione a soffitto, un’opzione non sempre disponibile nei proiettori UST, che richiede un telaio appositamente progettato e un sistema di raffreddamento adeguato. Nonostante il suo peso considerevole di circa 10 kg, la distribuzione del peso è ottimale, evitando eccessive sollecitazioni torsionali sulla staffa di sostegno.
Per le installazioni su superfici piane, il design e la posizione dei piedini sono quasi perfetti, posizionati vicino ai bordi per un facile accesso. Offrono un’escursione di circa 10 mm e l’altezza può essere regolata tramite comode ghiere. Da questo punto di vista, è il migliore sistema tra tutti i proiettori UST testati fino ad oggi. Però, è sconsigliato utilizzare il keystone angolare, in quanto potrebbe introdurre artefatti di ricampionamento e ridurre la risoluzione percepita.
La facilità di regolazione dei piedini, unita alle schermate iniziali che appaiono alla prima accensione, fornisce non solo indicazioni utili per un’installazione corretta, ma anche suggerimenti per sfruttare al meglio tutti gli strumenti disponibili, sia meccanici che software, per ottenere la migliore configurazione possibile.
Uno dei limiti della tecnologia 3LCD è il sistema di raffreddamento, che deve prevedere la protezione contro la polvere mediante filtri facilmente accessibili e mantenibili. Il filtro del nostro LS500, situato su uno dei lati del telaio, è di grandi dimensioni e richiede manutenzione ogni 20.000 ore; per la pulizia, è sufficiente seguire le indicazioni del manuale, evitando l’uso di acqua o aria compressa.
Il sistema ottico dell’Epson EH-LS500, a differenza della maggioranza dei proiettori UST, è parzialmente esterno al telaio, una caratteristica che può complicare le installazioni personalizzate. Nonostante la lunghezza focale sia fissa, con lo zoom digitale che può solo ridurre l’immagine proiettata, il rapporto di tiro nativo è di 0,27:1, variabile in base alla dimensione dello schermo.
La messa a fuoco è gestita tramite una leva situata sotto un pannello esteticamente gradevole e acusticamente trasparente, che copre gli altoparlanti della soundbar integrata e i pulsanti di accesso al menu. Il pannello è robusto e privo di vibrazioni, fissato da quattro piccoli magneti. Sebbene inizialmente la leva di messa a fuoco possa sembrare meno precisa, con alcuni tentativi si riesce a regolare con movimenti fini per ottenere la migliore nitidezza, risultando uniformemente focalizzata su tutta l’area visualizzata.
Il menu generale e quello di calibrazione sono simili a quelli dei proiettori home theater dello stesso produttore.
Nella modalità Soggiorno, il proiettore Epson LS500 quasi raggiunge i 4.000 lumen ANSI, con una media di 3.892 lumen sui nove punti dello schermo. Però, in questa impostazione predefinita, il bilanciamento del bianco e i colori lasciano molto a desiderare. Quando si utilizza materiale full HD con gamma dinamica standard, la modalità Cinema è decisamente preferibile. La modalità Bright Cinema, invece, offre un flusso luminoso di circa 3.700 lumen, che rimane superiore ai 3.500 lumen anche dopo la calibrazione del bilanciamento del bianco, posizionando l’LS500 al vertice per potenza luminosa tra i proiettori UST consumer. È importante notare che i 3.500 lumen si ottengono con un angolo di incidenza molto elevato, tipico dei proiettori UST, e che gli schermi utilizzati, specialmente quelli ALR, hanno generalmente un basso guadagno.
Questi proiettori permettono di ottenere immagini di grandi dimensioni, fino a 3 metri di base su schermi a guadagno normale e fino a 120 pollici su schermi ALR come il Vividstorm, su cui abbiamo effettuato i test. Il rapporto di contrasto, tipico dei proiettori DLP UST, si attesta a circa 920:1 in modalità full on fulloff, ben inferiore a quello di proiettori con ottica tradizionale e pannelli LCD HTPS di dimensioni maggiori e di qualità superiore, come l’EH-TW9400, che ha un rapporto cinque volte superiore.
Dopo varie configurazioni e misurazioni, ho sperimentato a lungo con l’Epson LS500, ottenendo risultati eccellenti con segnali televisivi standard, nonostante le prestazioni di deinterlacciamento varino. Le immagini full HD beneficiano enormemente della potenza del laser, permettendo di riempire uno schermo Vividstorm ALR da 100 pollici al 60% della potenza del laser. Con segnali HDR e 4K, il proiettore offre livelli di luminanza eccezionali. L’obiettivo mostra solo qualche piccola distorsione geometrica agli angoli ma vanta un’eccellente uniformità di messa a fuoco, dettaglio e gestione del movimento.
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Come Scegliere un Proiettore 4K
Con il termine 4K si fa riferimento a dispositivi che possono gestire una risoluzione orizzontale pari a circa 4000 pixel. Lo standard Digital Cinema Initiative, DCI, è il più comune per quanto riguarda la produzione di contenuti video digitali e fa riferimento all’utilizzo di una risoluzione pari a 4096 x 2160 pixel. UHD-1, formato al quale spesso ci si riferisce quando si utilizzano il termine 4K UHD, 4K o 2160p, è uno standard che prevede l’utilizzo di una risoluzione pari a 3840 x 2160, quattro volte il numero di pixel del Full HD.
Risulta essere chiaro che un proiettore di questo tipo dovrebbe possedere un sistema capace di produrre un fascio con una risoluzione in 4K. Del resto, se hai scelto questa soluzione, sai già cosa desideri e quindi servono pochi approfondimenti sul discorso. Però va comunque detto che devi prestare molta attenzione, perché non tutti i proiettori in realtà posseggono questa capacità. Il segreto è controllare che quel proiettore possa contare su un fascio di uscita in 4K, dunque non limitarsi alla semplice compatibilità con i file che proietterai sulla tua parete. Bisogna infatti sapere che i proiettori 4K nativi, cioè quelli che effettivamente contano 8 milioni di pixel all’interno del chip di proiezione, sono molto costosi. In una fascia di prezzo più accessibile troviamo invece i modelli che proiettano immagini che vengono percepite come 4K tramite l’utilizzo di una tecnologia chiamata pixel shift, che splitta i pixel di un chip 1080p e ha un meccanismo di movimento così veloce da fare visualizzare un’immagine che sembra 4k, ma che in realtà non lo è.
La luminosità del fascio, misurata sempre in ANSI Lumen, è un’altra caratteristica molto importante ai fini di una scelta corretta e di qualità. Questo valore, infatti, dovrebbe darti la possibilità di sistemare il tuo dispositivo in un certo ambiente della casa, senza temere la luce proveniente, per esempio, dalle finestre. La regola è che un valore elevato di ANSI Lumen rende possibile la proiezione domestica anche in ambienti con varie fonti di luce, naturale o artificiale. Al contrario, un valore basso di ANSI Lumen di fatto ti impedisce di usare il proiettore in una sala parzialmente illuminata. In base a quanto detto potresti pensare che i Lumen elevati rendono un proiettore migliore, ma in realtà non è così. Tutto dipende dalle tue esigenze perché, come detto, se effettui la proiezione in un ambiente buio non hai necessità di investire in troppi ANSI Lumen. C’è un motivo per cui ti diciamo questo, ovvero il fatto che più salgono gli ANSI, più ne risente in modo negativo il contrasto delle immagini proiettate. L’intensità elevata prodotta da un fascio di luce, purtroppo, va ad incidere in maniera profonda su questo aspetto. In generale, i proiettori da home theater, che per la visione richiedono un ambiente completamente buio, sono caratterizzati da valori di luminosità di 1500-2500 lm.
Un altro elemento da considerare è il fattore di contrasto. Questo per via del fatto che il rapporto di contrasto di un proiettore definisce il grado di profondità del nero, quindi la precisione della resa dei colori. Il valore può essere più o meno elevato, e viene sempre misurato rapportandolo alla luminosità del bianco. Per farti un esempio, un valore di 30.000:1 indica che il bianco è 30000 volte più luminoso del nero. Naturalmente un valore come questo influenza non poco il prezzo finale del proiettore che acquisterai. Tra le altre cose, come ti abbiamo già spiegato in precedenza, il rapporto di contrasto viene condizionato anche dalla potenza del fascio di luce, espressa in ANSI Lumen. In pratica, più un fascio è luminoso, più il nero risulterà sbiadito in fase di proiezione delle immagini, dando dunque una profondità minore alla visione. Per quanto riguarda il rapporto di contrasto, questo valore viene definito anche dalla tipologia di chip montato su quel dispositivo. Per farti ancora una volta un esempio concreto, un chip LCD sarà in grado di fornire un contrasto di maggiore qualità rispetto ad un DLP o ad un CRT. Non a caso, gli ultimi due chip vengono comunemente impiegati nei proiettori meno costosi. Se desideri ottenere una resa delle immagini molto elevata, noi ti consigliamo di investire il tuo budget in un device dotato di chip LCD. Per un ambiente home theater è consigliabile scegliere modelli con un contrasto 600000:1
Un proiettore Ultra HD, così come avviene con gli altri dispositivi di questa tipologia, ha spesso un limite. Si tratta delle poche possibilità in termini di posizionamento nella sala dove andrai a proiettare il tuo film, dato che sarai obbligato a sistemarlo in parallelo alla parete o al telone. Per evitare questo problema, in realtà, è possibile acquistare un proiettore 4K dotato di funzione keystone, nota anche come correzione trapezoidale. Questa funzione, in pratica, ti permette di allineare il fascio di luce, così da potere adattarlo al muro e da ottenere una geometria migliore delle immagini proiettate. In altre parole, non avrai la necessità di allineare perfettamente in parallelo il muro o il telo con il proiettore, perché la funzionalità keystone ti darà maggiori soluzioni in termini di posizionamento.
I proiettori sono dispositivi che tendono a produrre molto calore durante la visione di un film, di conseguenza necessitano di un sistema in grado di poterlo dissipare. Ogni dispositivo di questo tipo viene accessoriato con un meccanismo capace di evitare il surriscaldamento, però questo genera anche un rumore simile ad un ronzio. Questo è dato dalle varie ventole che girano incessantemente per raffreddare il dispositivo. Purtroppo questo rumore può diventare una fastidiosa fonte di disturbo durante le attività di visione, soprattutto quando supera i 30 decibel. Il nostro consiglio, quindi, è di evitare di comprare un prodotto con una soglia di rumore troppo elevata, superiore appunto a 30 dB. Sappi comunque che sul mercato si trovano dei proiettori con un sistema di raffreddamento a liquido, soluzioni silenziosissime, ma anche più costose.
Utile è anche considerare la durata della lampada, un elemento sostituibile, ma che ha comunque un certo costo. Quando scegli un proiettore devi quindi fare molta attenzione alla durata della lampada che viene indicata. Il valore è espresso in migliaia di ore, di conseguenza la durata dipende da quanto si utilizza il proiettore.
C’è un altro elemento che dovrai considerare prima di procedere all’acquisto di un proiettore 4K, e si tratta delle distanze di proiezione. Da un lato ogni dispositivo richiede un ambiente con caratteristiche più o meno precise per dare il meglio, dall’altro la tecnologia negli ultimi anni ha fatto passi da gigante. Il tutto mettendoti a disposizione dei proiettori che riescono a produrre diagonali dell’immagine molto ampie, anche su distanze ridotte tra il dispositivo e il telo o la parete. In ogni caso, ti conviene sempre leggere quali sono i valori consigliati dal produttore stesso, giusto per farti un’idea delle distanze corrette. In aggiunta, devi anche sapere che l’Ultra HD è una definizione che di suo ti consente di ridurre le distanze tra parete e proiettore. Questo significa che puoi sfruttare bene il tuo dispositivo anche se non disponi di uno spazio particolarmente ampio.
Ricordati sempre che la qualità del proiettore dipende anche dalla quantità di dispositivi fonte che puoi collegare. Questo significa che la ha un ruolo rilevante nella scelta di un modello di proiettore 4K che possa andare incontro alle tue esigenze. Quando si parla di connettività si fa riferimento al numero e alla tipologia di porte installate sul proiettore. Per iniziare, sono fondamentali le porte HDMI, soprattutto se si parla di quelle realizzate con tecnologia MHL. Queste sono utilissime, in quanto consentono di collegare in screen mirror mode i dispositivi mobile come smartphone e tablet.
Altre porte importanti che dovrebbero essere presenti sono
-USB. Serve per collegare chiavette e hard disk esterni, in modo da proiettare i contenuti archiviati su questi dispositivi.
-Porte VGA, RS-232, Composite e S-Video. Importanti per collegare computer di vecchia generazione.
-RJ 45. Ingresso per la condivisione in rete del proiettore.
-Ingressi e uscite Audio. Utili per connettere le casse o gli impianti stereo.
-WiFi e Bluetooth. Nonostante non si tratti di porte, queste due tecnologie sono indispensabili per connettere i dispositivi in modalità wireless.
Proiettori 4k più Venduti
Per concludere proponiamo una lista dei proiettori 4k più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
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