In questa guida spieghiamo come scegliere un mini proiettore, ovvero un tipo di dispositivo facile da portare in giro. Considera che, comunque, nonostante la sua facilità di trasporto potrai non rinunciare alla qualità delle immagini proiettate
Ecco perché a seguire ti spiegheremo quali sono i principali fattori da prendere in considerazione durante la scelta.
Struttura del Mini Proiettore
Al primo posto tra gli elementi da valutare in fase di scelta del mini proiettore si trova ovviamente la semplicità di trasporto. In realtà questo aspetto richiede un approfondimento, perché spesso si pensa che le dimensioni dei vari modelli siano tutto sommato simili, quando in realtà non è così. Si comincia con il dire che esistono due categorie principali di mini proiettori, e si parla nello specifico di quelli tascabili e dei modelli detti pico.
Dimensioni
Si parte da una premessa importante, un mini proiettore, per definizione, è un modello dalle dimensioni piuttosto contenute e dunque piccolo. Ma va comunque detto che queste potrebbero essere diverse a seconda della categoria presa in esame, e che in base alle dimensioni cambia anche il peso finale. In genere i modelli detti pico sono i più piccoli del lotto, e nella maggioranza dei casi lo sono così tanto che possono essere tenuti comodamente sul palmo delle mani. Anche i proiettori tascabili sono piccoli, ma lo sono di meno e di conseguenza hanno un peso superiore, che non consente di tenerli in mano. Di conseguenza i secondi hanno bisogno di una superficie d’appoggio e i primi no. Qui è possibile farti un esempio delle dimensioni e del peso dei due modelli, messi a confronto.
-Proiettore pico. Dai 120 grammi ai 270 grammi di peso circa. A seconda del modello in esame, possono avere dimensioni da 9,7 x 5,4 x 1,7 centimetri a circa 10,5 x 10,5 x 3,1 centimetri. Considera sempre che si tratta di misure puramente indicative, visto che variano in base al proiettore.
-Proiettore tascabile. Dai 450 grammi a oltre 900 grammi di peso. Le dimensioni vanno da 17,5 x 10,2 x 2,8 centimetri fino a 20,5 x 15,7 x 8,5 centimetri circa.
Chiaramente la scelta dipende sempre dai nostri scopi di utilizzo, quindi non è possibile dire che il pico è migliore di quello tascabile.
Alimentazione
Quando si analizza come scegliere un mini proiettore, anche l’alimentazione è un fattore che ha un peso molto evidente. In questo caso, purtroppo, non è possibile semplificare la questione limitandosi alle differenze tra tascabili e pico. Il motivo sta nel fatto che questo elemento può variare, e di molto, anche tra modello e modello nella stessa categoria. Risulta essere comunque possibile dare qualche linea guida che vale in senso generale.
-Proiettori pico. Trattandosi di dispositivi pensati appositamente per essere portati in giro con facilità, spesso posseggono un’alimentazione a batteria ricaricabile o con porta USB. Di solito si parla di batterie che vanno da 1.800 mAh fino a 5.200 mAh, con un’autonomia da 90 minuti a 180 minuti.
-Proiettori tascabili. Nella maggioranza dei casi, i mini proiettori tascabili richiedono di essere connessi alla rete elettrica. In alcuni modelli, però, è anche presente una batteria. Se presente, quest’ultima in genere possiede un’autonomia di circa 120 minuti ed è da 8.000 mAh.
Per quanto riguarda i materiali, potrebbe essere diverso quello che compone la scocca, dunque la qualità della plastica. Qui si consiglia di scegliere un proiettore con un rivestimento in plastica resistente, per via del fatto che sicuramente lo porterai spesso in giro con te.
Un aspetto da considerare è quello del rumore emesso dal proiettore portatile durante l’utilizzo. Solitamente in questi dispositivi è sempre attivo un sistema di raffreddamento che funziona con delle ventole, il cui ronzio può essere risultare fastidioso durante l’utilizzo. La rumorosità si misura in db, e in un proiettore portatile silenzioso il valore non supera 30 db.
Lampada del Mini Proiettore
Quando si parla di proiettori mini, è molto importante analizzare un elemento quale la lampada, visto che si trovano delle nette differenze con i proiettori normali. In questi è infatti presente una lampada Ultra High Performance, UHP, mentre nei primi si trovano le lampadine a LED. Per farti capire le differenze, conviene metterle a confronto le une con le altre.
-Consumi. UHP da 300 a 400 watt, LED da 30 a 40 watt
-Riscaldamento. Le UHP richiedono del tempo per entrare in temperatura, i LED sono subito pronti
-Raffreddamento. Come sopra
-Longevità. Le UHP durano dalle 3mila alle 6mila ore, i LED dalle 20 alle 30mila ore
-Luminosità. UHP da 1.800 a 4mila ANSI Lumen, LED da 30 a 1.000 ANSI Lumen
-Manutenzione. Le UHP vanno sostituite, i LED no
-Contrasto. UHP da 100.000:1 e oltre, LED da massimo 5.000:1
-Ambiente. Le UHP possono essere usate con luce parziale, i LED no
Risulta essere possibile aggiungere che le UHP, essendo molto più potenti, consumano più energia rispetto ai LED, pensati invece per il risparmio energetico. Di conseguenza, le lampade LED sono anche più longeve. Chiaramente il vero difetto di queste, se messe a confronto con le UHP, è la luminosità piuttosto limitata.
Qualità Video Mini Proiettore
Il terzo elemento da studiare è la qualità del video proiettato, dunque si fa riferimento alla risoluzione e al formato del dispositivo. In realtà entrano in gioco anche altri fattori, come le dimensioni massime e minime della proiezione, la distanza massima e minima e anche le varie impostazioni disponibili. Conviene comunque dedicare un piccolo approfondimento ad ognuna di queste voci.
Risoluzione
Intanto è importante specificare che un mini proiettore, per natura, non può vantare una risoluzione particolarmente alta. Detto questo, nella maggioranza dei casi è comunque presente l’HD e il formato 16:9, dunque ottimo per la proiezione dei film. Alcuni modelli di fascia alta posseggono addirittura una risoluzione in Full HD, ma si tratta di casi molto rari. Di contro, un proiettore HD è comunque in grado di proiettare un contenuto in Full HD, nonostante la qualità non potrà mai essere la stessa.
Dimensioni e distanza
Come sempre accade quando si parla di proiettori, bisogna considerare anche le dimensioni di proiezione e la distanza minime e massime. Per quanto riguarda le dimensioni, in base alla distanza, si possono raggiungere questi valori, 2 metri di diagonale o poco più a distanza massima, 5 metri, e 30 o 40 centimetri di diagonale a distanza minima, circa 50 centimetri. Naturalmente il valore migliore si colloca intorno alla metà della distanza minima e massima.
Nel computo della qualità del video, va analizzata anche la modalità di proiezione messa a disposizione dal dispositivo. Il tutto nonostante le chiare differenze tra i mini proiettori e i proiettori professionali, che sono decisamente più ricchi di impostazioni video e avanzati. Qui è bene anticipare che i pico sono quasi sempre privi di impostazione aggiuntive.
Al contrario, i tascabili permettono di impostare alcune funzionalità comunque base, e tra queste troviamo luminosità, contrasto, messa a fuoco, saturazione, temperature e correzione del colore. Di contro, nei modelli di fascia alta sono presenti anche alcune impostazioni più avanzate, come il bright, l’eco e le modalità film, presentazione e gaming. Spesso si tratta di settaggi preimpostati che l’utente può attivare a seconda delle proprie necessità del momento.
Connessioni e Funzionalità di un Mini Proiettore
L’ultimo dei fattori rilevanti, da tenere a mente durante la scelta del mini proiettore, è la tipologia di connessioni presenti sul dispositivo. Anche qui conviene procedere con un elenco puntato, per una questione di maggior chiarezza.
Wireless
Non è una tipologia rara, ma nemmeno troppo comune nel mondo dei mini proiettori. Questo tipo di connessione permette di collegare in Bluetooth o in wifi gli altri device, così da poter contare sullo screen mirroring. Consentono dunque di connettere dispositivi come smartphone e tablet, e alle volte persino i router di casa.
Connessioni fisiche
Quasi tutti i proiettori tascabili o pico vengono accessoriati con una serie di porte fisiche, come quelle MHL o le porte HDMI. In certi device sono anche presenti le porte USB, gli ingressi per card Micro SD e le uscite audio, da 3,5 millimetri. Nei modelli economici si trovano spesso porte come la VGA e quella per il cavo TV.
Formato di documenti
Nonostante non si tratti di connessioni, conta anche l’insieme di formati di file che quel dispositivo è in grado di leggere. Generalmente quasi tutti i proiettori mini sono capaci di leggere i formati audio o video più comuni, dagli MP4 fino ad arrivare ai JPEG. Naturalmente nel lotto figurano anche documenti come quelli in DOC o in PDF, insieme ad altre tipologie come i TIF e codec come Divx.
Applicazioni
Se un proiettore permette il collegamento a Internet, è molto probabile che possa consentire anche il download di varie applicazioni. Di solito è possibile farlo accedendo ad un market specifico, che può includere applicazioni come ad esempio Netflix e YouTube, insieme alle applicazioni gaming e tanto altro ancora.
Prezzi dei Mini Proiettori
Per quanto riguarda la marca, il suggerimento è di acquistare un prodotto commercializzato da un marchio noto, sempre per un discorso di qualità e di affidabilità di materiali e tecnologie.
Infine, il prezzo. Risulta essere importante ricordare che andare al risparmio non è mai conveniente. Risulta essere vero che si parla di dispositivi con un costo importante, però risparmiare qualche carta da cento potrebbe portarti a comprare un prodotto scarso e destinato a rompersi in breve tempo. In genere è possibile dire che è meglio non scendere mai sotto i 150 euro per i proiettori pico, mentre per quelli tascabili si consiglia di non andare sotto i 300 euro.
Recensione Migliori Mini Portatili
Optoma ML750e
Optoma ML750e è molto probabilmente il migliore mini proiettore che potrai trovare sul mercato attuale. Esistono diverse considerazioni che appoggiano questa ipotesi, a partire da una portabilità di ottimo livello. Questo perché il modello vanta dimensioni particolarmente contenute, al punto da poterlo sistemare addirittura sul palmo delle mani. Si parla, infatti, di 3,9 centimetri di altezza e di 10,5 centimetri per lato, con un peso che non supera i 380 grammi. Purtroppo non possiede la batteria, quindi può alimentarsi solo con il filo, e di conseguenza non può essere usato dove mancano le prese elettriche.
In realtà quello visto poco sopra è l’unico vero svantaggio di questo modello, perché poi arrivano soltanto buone notizie. Vale per la lampada, di qualità eccellente, a LED e con un livello di luminosità ottimo, 700 ANSI Lumen, tale da permettere l’utilizzo di questo mini proiettore anche in ambienti parzialmente illuminati. Pure il rapporto di contrasto si pone come una delle migliori caratteristiche di Optoma ML750e, in quanto arriva fino a 15.000:1. Per quanto concerne la durata della lampadina, stando ai dati comunicati dall’azienda questa può arrivare tranquillamente fino a 20mila ore.
Risulta essere importantissimo valutare la qualità della proiezione video quando si vuole scegliere un mini proiettore adatto alle proprie esigenze. In quest senso, l’eccellenza è ancora di casa, perché Optoma ML750e vanta una risoluzione nativa WXGA 1280 x 800 pixel, dunque un valore piuttosto alto per un piccolo proiettore. In secondo luogo, il modello può essere utilizzato ad una distanza minima di 55 centimetri e ad una massima di 3,2 metri. Da aggiungere anche che qui troverai diverse impostazioni interessanti, riguardanti ad esempio l’intensità del bianco, la luminosità e il contrasto. Infine, sappi che sono presenti svariate modalità video e uno slot per inserire una scheda Micro SD.
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ViewSonic M1
ViewSonic M1 è un mini proiettore tascabile. Le sue dimensioni davvero contenute lo rendono una soluzione decisamente pratica per chi avesse la necessità di proiettare immagini e video in differenti luoghi, magari per lo svolgimento di corsi di aggiornamento in diverse sedi o lezioni in più aule.
Da questo punto di vista il mini proiettore ViewSonic M1 presenta caratteristiche particolarmente favorevoli. Pesa infatti solo 300 grammi ed è così piccolo e compatto che potrebbe facilmente essere trasportato anche in una tasca, con i suoi lati lunghi soltanto 10,4 e 11 centimetri e il suo sottile spessore di soli 2,7 centimetri.
La presenza poi di un’apposita borsa, di un cordoncino opzionale e di una pratica maniglia ne agevola ulteriormente la portabilità, riparando al tempo stesso l’obiettivo dai danni dovuti a eventuali urti. La maniglia svolge anche altre utili funzioni al momento dell’utilizzo, attivando automaticamente il dispositivo nel momento in cui l’obiettivo viene scoperto e fungendo da supporto con una regolazione personalizzabile, che consente anche proiezioni a soffitto, oltre che a parete.
ViewSonic M1 è dotato di una batteria interna che vanta una buona durata, di sei ore circa, migliore rispetto a quella di altri dispositivi di fascia di prezzo simile o superiore. Questa caratteristica si rivela un vantaggio anche tenendo conto di un possibile neo riguardo alla portabilità del dispositivo, ovvero l’ingombro del cavo di alimentazione in dotazione, che non è possibile inserire all’interno della borsa concepita per il trasporto ed è notevole rispetto alle dimensioni del dispositivo stesso e a quelle dei cavi MicroUSB associati ad altri mini proiettori. Questa difficoltà potrebbe tuttavia essere gestita trasportando il proiettore e il suo cavo all’interno di uno zaino o di una borsa e provvedendo a ricaricarlo in tempo, così da poterne evitare l’utilizzo durante le proiezioni.
ViewSonic M1 ha prestazioni video tipiche dei mini proiettori, inferiori rispetto a quelle dei classici proiettori da ufficio o per uso domestico fisso, ma tutto sommato interessanti.
Dispone di una risoluzione nativa da 854 x 480 pixel, un dato poco notevole in paragone con altri modelli, che rende particolarmente urgente la necessità di utilizzare il proiettore in ambienti totalmente oscurati.
Nonostante questo ViewSonic M1 è in grado di offrire delle immagini abbastanza vivide e con effetti cromatici piacevoli, dai colori realistici e vivaci. Questo risultato è reso possibile dall’utilizzo di una specifica tecnologia brevettata da ViewSonic, la SuperColor+, che è concepita per offrire un’esperienza visiva piuttosto coinvolgente, grazie alla vivacità dei colori. Tale tecnologia offre una copertura pari al 125% dello standard Rec.709, ovvero la raccomandazione dell’ITU-R per le immagini ad alta definizione.
L’utilizzo poi della tecnologia Eye Care interviene sulla luce riflessa che rimbalza dallo schermo della proiezione per limitare fortemente la recezione della luce blu, così da rendere la visione prolungata meno faticosa per gli occhi e di conseguenza meno invasiva. Una caratteristica positiva che consente di proiettare più a lungo senza provocare eccessiva stanchezza nel proprio pubblico.
In linea generale l’esperienza visiva e cromatica di ViewSonic M1 risulta più favorevole in caso di immagini e video con colori naturali e privi di eccessive varietà di tonalità e calore.
Il proiettore procede a riscalare i formati ad esso compatibili, come quelli con definizione standard, quali per esempio i DVD, o i Full HD, così da poterli adattare alla sua risoluzione.
Il modello ViewSonic M1 è inoltre in grado di supportare anche dei film in 3D, tramite l’utilizzo di occhialini 3D appositi acquistabili separatamente.
Per quanto riguarda invece la distanza di proiezione e la dimensione dell’immagine, il DLP ViewSonic M1 può essere utilizzato alla distanza minima di 64 centimetri e alla distanza massima di 2,66 metri.
Utilizzando il dispositivo alla distanza minima, è possibile ottenere uno schermo della dimensione di circa 61 centimetri o 24 pollici.
Con la proiezione alla massima distanza, invece, lo schermo raggiunge i 2,5 metri o 100 pollici. In linea generale, quindi, la distanza minima consentita risulta lievemente maggiore rispetto a quella resa possibile da altri dispositivi di prezzo superiore, ma le dimensioni dello schermo sono soddisfacenti per un pico proiettore di questo tipo.
Prendendo invece in considerazione la qualità audio, gli speaker integrati da 6 watt riescono a restituire in modo piuttosto efficiente i dialoghi all’interno di film e video clip, con un’acustica piuttosto chiara e comprensibile. La situazione cambia per quanto riguarda invece gli effetti sonori e i rumori ambientali, che risultano poco definiti e difficilmente udibili, specie in presenza contemporanea di dialoghi, che tendono a prendere il sopravvento sugli altri suoni.
Un lato positivo sul piano dell’audio, invece, è il basso livello di rumorosità della ventola. Questa produce infatti solo 25 decibel e non va quindi a creare distrazioni durante la riproduzione di video o film.
In linea generale ViewSonic M1 risulta un compromesso ragionevole tra discrete prestazioni audio e video e prezzo di fascia media.
Fatta eccezione per alcuni modelli particolarmente performanti, in genere i proiettori portatili hanno prestazioni piuttosto limitate rispetto ai proiettori classici dal punto di vista della luminosità, e il DLP ViewSonic M1 non fa eccezione.
Questo modello dispone infatti di una lampada RGB LED che è in grado di raggiungere al massimo una luminosità di 250 lumen. Il rapporto di contrasto dinamico è poi di 120.000:1.
Tali caratteristiche fanno di ViewSonic M1 un proiettore dalle prestazioni più efficienti rispetto ad alcuni modelli disponibili sul mercato nella stessa fascia, ma comunque nettamente inferiori rispetto a un classico proiettore fisso da casa o da ufficio a buon prezzo.
Utilizzando quindi ViewSonic M1 è comunque possibile ottenere risultati decorosi dal punto di vista della luminosità, ma in ambienti che possano essere totalmente oscurati. In presenza anche di minime fonti luminose, infatti, la visione risulta piuttosto faticosa e compromessa.
Non si tratta quindi di un proiettore adatto all’utilizzo all’aria aperta, ma in una qualunque stanza o aula che disponga di tapparelle oscuranti il DLP ViewSonic M1 è in grado di fare il suo lavoro in modo del tutto accettabile.
Un lato positivo è poi la durata della lampada. Il produttore attesta infatti un tempo massimo di proiezione di 30.000 ore, superiore quindi anche rispetto alle tempistiche fissate per dispositivi di categoria di prezzo e performance superiori. La sorgente RGB LED ha infatti in genere una buona durata, che consente di solito alla lampada di coprire la vita totale del dispositivo senza particolari difficoltà.
Nonostante sia quindi un modello dalle prestazioni non eclatanti dal punto di vista della luminosità, ViewSonic M1 riesce a offrire una resa soddisfacente in ambienti oscurati e ha una buona durata, a maggiore ragione considerando il prezzo contenuto rispetto ad altri modelli di proiettori portatili.
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Optoma ML750e
Questo mini proiettore è grande quanto il palmo di una mano, il suo lato è lungo solo 10,5 centimetri e la sua altezza misura 3,9 centimetri. Si tratta quindi di un modello davvero piccolo e compatto, dall’ingombro minimo, ideale per essere trasportato.
Dispone anche di una comoda borsa per facilitarne ulteriormente il trasporto in totale sicurezza.
Un possibile limite per quanto riguarda la sua praticità, invece, potrebbe consistere nella suo sistema di alimentazione. Optoma ML750e, infatti, non dispone di una batteria interna, ma è alimentato unicamente via cavo. Se in genere la presenza di una batteria interna in un mini proiettore ne amplifica la libertà di utilizzo, la necessità di un cavo ne limita invece lievemente le possibilità di impiego, imponendo l’utilizzo in ambienti dotati di prese elettriche in posizioni favorevoli. Questa difficoltà può tuttavia essere risolta con l’uso di una prolunga, e non va quindi a inficiare la praticità offerta dalla leggerezza e dalla facilità di trasporto di questo mini proiettore.
Optoma ML750e sorprende con la sua ottima qualità video. Dispone infatti di una risoluzione nativa WXGA da 1200 x 800 pixel, dato notevole nella categoria dei mini proiettori, e di altri formati compatibili, ovvero quelli compresi tra i 480 pixel e i 1080 pixel, in formato 4:3 o 16:9. Tali formati possono eventualmente essere riscalati e adattati in questo modo alla risoluzione del mini proiettore.
Nella media risultano poi le caratteristiche riguardanti la distanza e la dimensione della proiezione, con una distanza minima di soli 55 centimetri e una distanza massima di 3,2 metri. Proiettando alla distanza minima, è comunque possibile avvalersi di uno schermo di dimensioni ragionevoli, pari a 43 centimetri o 17 pollici. Mantenendo invece la distanza massima, la dimensione dello schermo raggiungerà i 2,5 metri, o 100 pollici. Nel secondo caso, tenendo conto che generalmente la luminosità di un mini proiettore è inferiore rispetto a quella dei proiettori classici, è consigliabile privare accuratamente l’ambiente in cui si svolgerà la proiezione di qualsiasi fonte luminosa, così da ottenere un risultato soddisfacente.
Un ulteriore vantaggio del modello Optoma ML750e risiede poi nella sua buona disponibilità di impostazioni, sia predefinite che manuali. Queste consentono un ampio margine di personalizzazione delle proiezioni in base alle proprie necessità e preferenze.
Le modalità predefinite sono fondamentalmente quattro. Una di queste opzioni è la Modalità luminosa, che è ideale prendere in considerazione nel caso in cui non fosse possibile eliminare totalmente dall’ambiente qualunque fonte luminosa esterna.
Un’altra utile possibilità e la Modalità PC, che può essere utilizzata quando ci si trova a dovere utilizzare il mini proiettore per proiettare lo schermo di un computer, magari per illustrare a un pubblico il funzionamento di un determinato programma o supporto.
La modalità foto è poi ideale quando il mini proiettore viene utilizzato per la proiezione di foto, sia che si tratti di immagini statiche che di sequenze automatiche slideshow.
E per gli appassionati delle proiezioni cinematografiche, la Modalità cinema offre una risoluzione concepita appositamente per proiettare film o video.
Per quanto riguarda invece le opzioni di regolazione manuali, per un’esperienza ancora più personalizzata, Optoma ML750e offre varie interessanti possibilità.
Risulta essere possibile, per esempio, regolare sia la luminosità, che il contrasto e l’intensità del bianco nelle immagini, modificando queste caratteristiche anche singolarmente. Anche le possibilità di adattamento della deformazione verticale risultano decisamente ampie rispetto agli standard dei mini proiettori, con un’escursione che spazia dai -40 gradi ai +40 gradi.
Nonostante quindi le sue dimensioni contenute, l’Optoma ML750e offre ottime prestazioni dal punto di vista della qualità video.
Rispetto ai proiettori classici di dimensioni maggiori, in linea generale la categoria dei mini proiettori è dotata di lampade dalle prestazioni decisamente inferiori.
Tra i mini proiettori, però, Optoma ML750e si distingue per la sua buona luminosità, accompagnata da un ottimo rapporto di contrasto, qualità che lo rendono uno dei più performanti fra i modelli disponibili sul mercato in questa categoria.
Questo modello dispone infatti di una sorgente LED in grado di produrre 700 lumen di luminosità e di un rapporto di contrasto pari a 15.000:1.
Nella valutazione del mini proiettore Optoma ML750e è utile analizzare anche nel dettaglio le possibilità di connessione offerte dal dispositivo. Questo tipo di analisi consente di comprendere, quando ci si accinge alla scelta di un mini proiettore, se questo va incontro alle proprie necessità, sulla base dei dispositivi che occorrerà connettervi e delle modalità per le quali si intende optare per il collegamento.
Da questo punto di vista, l’Optoma ML750e presenta discrete possibilità di connessione.
Un vantaggio nell’ambito della connettività è offerto dalla presenza di uno slot per l’alloggio di una scheda Micro SD. Tale slot è collocato sulla parte posteriore del mini proiettore. Grazie all’impiego di una scheda Micro SD è possibile proiettare materiale, immagini e video senza la necessità di connettersi a un computer o a qualsiasi altro dispositivo, sfruttando la memoria SD. Caricando infatti al suo interno tutto il materiale da proiettare e scegliendo come sorgente per la proiezione da effettuare la scheda SD, sarà infatti possibile procedere a proiettare in modo davvero pratico.
Un possibile svantaggio in materia di connettività consiste invece nella mancanza di connessioni wireless. Per ovviare a questa problematica è possibile tuttavia valutare l’acquisto di un’antenna USB che consente di abilitare il dispositivo per la connessione WiFi a dei dispositivi mobili.
Sulla parte posteriore del dispositivo sono infatti disponibili varie utili porte fisiche che consentono di collegare diversi dispositivi al mini proiettore, rendendolo davvero versatile.
Una di queste è naturalmente una porta USB, grazie alla quale è possibile connettere al dispositivo degli archivi esterni o come citato collegare un’antenna o chiavetta WiFi.
Optoma ML750e presenta anche sul suo retro una porta HDMI con MHL. Grazie a questa è possibile utilizzare il telecomando in dotazione al mini proiettore per controllare il dispositivo.
La presenza poi di un ingresso universale consente, utilizzando l’apposito adattatore fornito nella confezione di acquisto, di collegare anche molti dispositivi meno recenti, fra i quali ad esempio un computer che sia dotato di un’uscita video VGA.
Il mini proiettore dispone poi anche di un’uscita audio da 3,5 millimetri.
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Xiaomi Wanbo T2 Max
Il proiettore Xiaomi Wanbo T2 MAX è un dispositivo che si caratterizza la leggerezza e la compattezza, perciò è davvero comodo e pratico da utilizzare in qualsiasi occasione. Pesa, infatti, addirittura meno di un chilo e ha la forma di un piccolo parallelepipedo per essere appoggiato proprio ovunque. È realizzato con materie prime di ottima qualità, solide e resistenti, garantite per durare nel tempo. La struttura, infatti, è in ottimo policarbonato, mentre la lente è in vetro ricoperto con un trattamento antipolvere e antiriflesso per permettere la qualità di qualsiasi immagine. Ogni aspetto, infatti, è curato in tutti i suoi particolari, come la presenza di due silenziose ventole interne che consentono un efficace raffreddamento durante l’uso.
Sulla parte superiore dell’apparecchio, in posizione pratica e ben visibili, sono presenti il tasto per la sua accensione e lo spegnimento e la rotellina necessaria per la messa a fuoco manuale. Questo può essere considerato un difetto, ma in realtà la regolazione è molto semplice ed intuitiva e consente di trovare quasi immediatamente la focale corretta in base alla distanza esistente tra il proiettore e il telo su cui verranno poi viste le immagini. Lateralmente, invece, sono posizionati i due speaker, uno sulla destra e uno sulla sinistra, ognuno da 3 W, in grado di garantire una discreta emissione in termini di potenza sonora. Sul lato anteriore, invece, si trova la lente realizzata con un incavo interno per garantire la sua protezione anche perché, così come molto spesso accade anche con modelli ben più costosi, non è stato progettato un coprilente da mettere a togliere prima e dopo l’impiego. Sulla parte posteriore, infine, ci sono gli ingressi necessari per la sua alimentazione elettrica, l’USB e il jack. La presenza di quest’ultimo non deve per nulla essere trascurata perché se il suono non dovesse essere quello desiderato, è sempre possibile collegare degli speaker esterni.
Se la presenza dei cavi può sembrare fastidiosa o ingombrante è comunque possibile connettere gli speaker in modalità Bluetooth 4.0.
Quello che davvero differenzia il T2 MAX è la sua ventilazione davvero efficace, ma per nulla rumorosa, garantita da una serie di fori posti sia sulla parte posteriore sia su quella anteriore per consentire il corretto funzionamento durante l’uso. L’unica accortezza che si deve avere è quella di lasciare libero lo spazio attorno a questi piccoli buchi proprio per permettere il ricircolo dell’aria.
Monta al suo interno una lampadina a LED da 150 ANSI garantita per avere una vita utile di circa 20 mila ore prima di richiedere la sua sostituzione che, comunque, è molto semplice e non necessita dell’intervento di un tecnico.
La base di appoggio è perfetta e stabile, senza nessun impedimento che possa andare a minare la sicurezza del proiettore. È anche presente un foro di dimensioni standard per poterlo collegare a un qualsiasi treppiedi in modo tale da elevarlo in altezza per usi particolari e per centrare qualsiasi proiezione.
Anche da un punto di vista estetico non ha nulla da invidiare a nessun altro dispositivo di altre marche, infatti è semplice, essenziale, elegante e moderno grazie alle sue linee pulite e ai colori bianco e nero che si adattano a qualsiasi ambiente.
Il software Android di T2 MAX non è semplice come si potrebbe pensare, infatti monta una versione completamente personalizzata che consente di utilizzarlo fin da subito, senza doverlo prima collegare a un altro dispositivo come un pc o una televisione con connessione a internet.
Attualmente sono in commercio due modelli differenti di questo particolare dispositivo: quello con software Android 6.0 e quello più moderno con, invece, la nuova versione 9.0. La differenza tra i due è immediatamente percepibile, infatti il primo è estremamente più lento, anche se ha comunque dei buoni tempi di accensione.
Ha un’interfaccia che può essere tranquillamente paragonata a quella di una classica smart TV, ma il suo impiego non è molto comodo, ma invece, davvero macchinoso. Un esempio di questo suo difetto è rappresentato dalla possibilità della correzione trapezoidale delle immagini che, però, non è automatica, ma deve essere effettuata di volta in volta manualmente. È possibile, infatti, sistemare la proiezione sia in verticale sia in orizzontale fino ad un massimo di 40 gradi.
Lo zoom è invece automatico grazie alla gestione tramite un’apposita applicazione di Xiaomi.
Un ulteriore difetto del proiettore Xiaomi Wanbo T2 MAX è che non è possibile scaricare ed aggiornare le diverse applicazioni attraverso Playstore, come accade ormai con la maggior parte dei dispositivi, ma è necessario utilizzare un ridotto app store realizzato appositamente dall’azienda.
Molti decidono di utilizzare questo proiettore attraverso l’inserimento di una chiavetta USB per la visione dei file mp3 contenuti oppure collegandosi a Youtube. In entrambi i casi i risultati che si ottengono non sono dei migliori perchè le immagini che si ottengono non sono molto fluide, quasi rallentate e questo appare subito evidente agli occhi dei più critici.
Altri impieghi hanno, invece, dato dei risultati più positivi in termini di qualità. Collegando il proiettore a una console di giochi come la Play Station o la Nintendo Switch o anche a un PC, infatti, i giochi vengono proiettati con una buona soddisfazione, anche se quando si impiegano quelli più rapidi e frenetici, i limiti riaffiorano subito.
Alcuni problemi possono essere rilevati anche se si decide di proiettare dei video domestici o anche il software gratuito per computer UltraStar per il karaoke. In entrambi i casi, anche se il suono riprodotto è fedele e privo di fastidiosi rumori di sottofondo, i colori possono apparire molto più chiari della realtà.
Da non sottovalutare, poi, è anche il fatto che il proiettore Xiaomi Wanbo T2 MAX è compatibile con Netflix, cosa per nulla scontata dato che con molti altri dispositivi questo non è possibile. Per farlo è sufficiente preinstallare l’apposita applicazione gratuita dallo store aziendale.
In generale, il rapporto di contrasto di 2000:1 è tra i migliori per la sua fascia di prezzo ed è proprio per questo motivo che la scala dei colori e dei grigi è di tutto rispetto. Alcuni problemi si possono rilevare nelle zone più esterne, soprattutto se il proiettore non viene posizionato in maniera corretta perché in questo caso si possono ottenere delle distorsioni dei colori, delle immagini e di alcune sfumature. Tale difetto, in realtà, non è proprio di questo particolare modello di proiettore, ma è comune anche a molti altri dispositivi dal prezzo di vendita anche maggiore.
Le recensioni lasciate spontaneamente da chi lo ha già acquistato e lo sta utilizzando, comunque, affermano che, in generale, i risultati in termini di qualità di immagine, sono migliori quando lo si utilizza montato su un treppiede e a una distanza dal telo di proiezione compresa tra 1,2 e 4 metri. Tutti, poi, sottolineano che non è necessario disporlo necessariamente in posizione frontale e con la prospettiva di visione del pubblico per ottenere una grande dimensione delle immagini.
Dalla scheda tecnica del proiettore si capisce subito che, rispetto ad altri dispositivi in commercio, ha una bassa luminosità, pari a soli 200 ANSI Lumen, ma nonostante questo può essere utilizzato anche negli ambienti bui perché comunque la definizione dell’immagine è davvero buona. Ha, però, il problema di non riuscire a differenziare perfettamente i vari toni del bianco.
La qualità delle immagini, comunque, non dipende soltanto dal proiettore che si decide di utilizzare e da come lo si usa e posiziona, ma anche dal telo di proiezione che dovrà avere una superficie sufficiente in base al locale o alla zona esterna in cui lo si vorrà posizionare e dovrà essere realizzato in materiale perfettamente bianco per evitare qualsiasi alterazione del colore finale.
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Sony MP-CD1
Il proiettore Sony MP-CD1 pesa pochissimo, soltanto 280 grammi, e questo lo rende uno dei proiettori portatili più leggeri in assoluto. A livello di dimensioni, è poco più grande di uno smartphone, visto che misura 83 x 16 x 150 millimetri. Possiede anche 4 piedini gommati, che lo rendono particolarmente stabile quando lo metti in posizione. Su un lato puoi notare un jack da 3,5 millimetri per il collegamento ad un altoparlante esterno, perché purtroppo non è presente il supporto Bluetooth. In realtà Sony MP-CD1 è dotato di un piccolo altoparlante interno, ma è molto debole e poco performante. Risulta essere presente poi uno slot HDMI per collegare il videoproiettore portatile ad un laptop, e volendo anche ad una console di videogiochi. Essendo compatibile con l’MHL, basta un adattatore per connetterlo a qualsiasi cosa, compresi gli smartphone e i tablet. Risulta essere persino possibile dotarlo di un dongle HDMI per lo streaming e la condivisione in wireless.
Il proiettore Sony MP-CD1 è progettato per la proiezione di immagini in formato 16:9, con un massimo da 120 pollici, e ad una distanza di circa 3,5 metri. Si tratta dunque di ottimi dati, e inoltre il dispositivo vanta anche la presenza di un software di correzione trapezoidale, nonostante questo sia piuttosto incostante e non sempre affidabile. Basta spostare il piccolo proiettore per attivare la funzione Keystone, che a sua volta aggiusta la messa a fuoco. Volendo puoi impostare la messa a fuoco anche in modo manuale, visto che è presente un cursore apposito, ma è parecchio sottile e piuttosto scomodo per fare questa operazione. Sappi anche che il Sony MP-CD1 possiede un attacco per inserire un comune treppiede per macchine fotografiche, il che rappresenta un’ottima aggiunta. Per quanto concerne la batteria, questo prodotto ne monta una da 5.000 mAh, con una durata che si aggira intorno alle 3 ore. Si tratta di un’autonomia davvero strepitosa per un proiettore portatile, perché ti offre la possibilità di guardare anche film piuttosto lunghi. Naturalmente puoi comunque collegarlo tramite slot USB-C a qualsiasi power bank portatile, quindi se hai intenzione di usarlo per molte ore, non avrai alcun tipo di problema. Nella confezione viene addirittura incluso un adattatore USB-C micro USB, cosa non comune per dispositivi di questa tipologia.
Anche se di fascia alta, questo resta un proiettore portatile, quindi non potrai pretendere il massimo in quanto a prestazioni. Il principale limite, come ti abbiamo accennato durante l’introduzione, è la luminosità, perché la lampada possiede soltanto 105 ANSI Lumen. In realtà la poca luminosità viene compensata dalla tecnologia IntelliBright DLP, il che aiuta a rendere più chiari e nitidi i dettagli, con una buonissima resa dei colori. Risulta essere chiaro che, in ogni caso, Sony MP-CD1 rende al massimo quando viene usato al buio, ma dimostra buone prestazioni anche in presenza di luce parziale. Qui conviene poi sottolineare un piccolo dettaglio che noi riteniamo importante, la batteria di Sony MP-CD1 può essere utilizzata per ricaricare qualsiasi smartphone o tablet, come una sorta di power bank. Risulta essere un utilizzo che rende questo piccolo proiettore estremamente versatile, soprattutto per chi ha l’abitudine di viaggiare spesso. Infine, ha una risoluzione da 854 x 480, che non è altissima.
A nostro avviso il Sony MP-CD1 è abbastanza luminoso, nonostante abbia limiti dettati dal fatto che è un proiettore portatile. Da sottolineare l’impiego della tecnologia DLP, che aiuta a compensare i limiti dei pochi ANSI Lumen a disposizione, migliorando nettamente la situazione. A livello di prestazioni, questo prodotto regala un’esperienza di visione di ottimo livello, anche se viene in realtà progettato più per le presentazioni che per i film. Occorre ricordare che bisogna collegare un altoparlante esterno, perché quello integrato è molto debole, e non consente di regolare il volume.
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